Chi siamo

Uno strumento di informazione da e per il Territorio. Portiamo l'informazione e la voce della gente direttamente dentro le nostre case.
Siamo gli abitanti di Montenero d'Orcia: un paese che potrebbe essere un esempio del paese nel fumetto Asterix: un piccolo paese che resiste alla pressione del mondo esterno con un potere che viene direttamente dal cuore.
Alessandra, Jessica, Juri, Roberto, Sara, Laura, Eleonora, Lucia, Leonardo, Rita, Pino, Paola, Fazio, Margherita, Maria, Giorgio, Stefania, Samuele, Stefano, Milva, Alessandro, Dario, Simonetta, Francesco, quindi tutti gli abitanti di Montenero d'Orcia.

Storia del progetto

Questo progetto nasce a Gennaio 2014 con l'intento di difendere un territorio di incredibile bellezza dagli attacchi esterni guidati dalla logica del "Dio Denaro". Stiamo parlando della Val d'Orcia (patrimonio dell'Umanità)) e del Monte Amiata (antico vulcano spento e prima faggeta d'Europa), il comune è Castel del Piano (in provincia di Grosseto) di cui  Montenero d'Orcia è una piccola frazione fiera e combattiva, dove l'eccellenza enogastronomica è la parola d'ordine.

Qui si producono, tra le altre cose, il vino Montecucco D.O.C.G. e l'olio extravergine d'oliva del Frantoio Franci, il più premiato al mondo ed oltrepassando il fiume Orcia a soli 5 Km dal paese di Montenero ci troviamo tra le vigne del Brunello di Montalcino, il cui nome non ha bisogno certo di presentazioni... e proprio qui, la filiale italiana di una multinazionale portoghese, la GESTO ITALIA, ha presentato un progetto per la costruzione di una centrale geotermica pilota a media entalpia di 5Mw sfruttando appunto il gas geotermico presente nel sottosuolo alle pendici del nostro vulcano.

A Montenero si è creato immediatamente un compatto "fronte del no" deciso a lavorare su 360° per contrastare lo sfregio di questo angolo di Paradiso, non c'è persona che visitando questi luoghi non se ne innamori restando affascinata da un panorama mozzafiato fatto di colline intatte ricoperte da vigne, oliveti e suggestivi campi di grano punteggiati da file di cipressi "bolgheri".

Tra queste aree coltivate si inseriscono appezzamenti di macchia mediterranea dove nascono spontanei il leccio, la querce, il ginepro, l'alloro, il viburno e decine e decine di specie erbacee ed arbustive che donano alla campagna una pennellata di colori antichi e selvaggi.

Qua e là spuntano, lungo le rive di piccoli laghetti a fondo argilloso, specie vegetali palustri primo tra tutti il "bischero", tipica pianta autoctona della Maremma.

Ogni stagione vale la pena di essere vissuta e la vita, ancora a misura d'uomo, raggiunge in queste zone livelli di qualità che hanno del miracoloso, ovunque si incontrano splendidi agriturismi perfettamente ristrutturati e nei nostri ristoranti si gustano piatti tipici dai sapori semplici e sublimi basati spesso su ortaggi di stagione come dettato dalla nostra antica cultura contadina.

La nostra comunità, consapevole della ricchezza e della fortuna da cui è stata baciata, userà ogni mezzo legale per preservare questi doni di Dio, intraprenderemo pertanto una dura battaglia legale e ci adopereremo per organizzare un’ampia petizione contro la costruzione della centrale, poiché consideriamo nostro dovere sia tramandare a figli e nipoti il territorio intatto così come lo abbiamo trovato, ma anche custodirlo per il piacere di chiunque abbia il desiderio di visitarlo godendo della sincera ospitalità dei suoi abitanti.